Il tratto espansivo dell’illustrazione

Il tratto espansivo  dell’illustrazione

L’incontro con Annelies Leitner è un viaggio nel tratto espansivo dell’illustrazione. “Non mi sono accorta che sapevo disegnare bene fino a quando nei banchi di scuola maestre e amici hanno iniziato a farmelo notare”, lo racconta dal suo studio nei pressi di Bressanone nell’Alto Adige, una realtà a misura di attitudine che si esprime da quasi trent’anni. Come biglietto da visita, per questa occasione, porta un blocco 30 x 42 dai fogli porosi il giusto per assorbire il colore e al contempo lisci il necessario per far scorrere le matite colorate in modo omogeneo. Protagonista è la frutta tra ribes nero, albicocche e altre più di cinquanta primizie che viste tutte assieme sono un tuffo negli antichi ricettari. Il disegno botanico comporta un’immersione totale nella natura, la definizione del soggetto fruttato riprodotto fresco e vitaminico, libera un realismo quasi meditativo. A muovere la sua grafite (una B Black dalla punta fine e morbida) è il raccolto di Alpe Pragas, preziosa azienda situata nel bosco delle Dolomiti dal 1997. 

Proprio in quegli anni lo studio di Annelies si avviava alla professione, al termine della scuola di grafica pubblicitaria e dopo le esperienze in vari studi grafici, quando un giorno venne contattata da un certo Stefan Gruber per un lavoro. La raggiunse a Velturno, ricorderò sempre quell’incontro, Stefan indossava un cappello in pelle da cowboy, estrasse dalla borsa un vaso di marmellata e mi disse: “Mi dicono tutti che le mie confetture sono buonissime, ma che il packaging è bruttissimo. Voglio fare un prodotto buono ma che sia bello quanto la sua qualità”.

C’è qualcosa che rende unica Annelies. La sua capacità creativa camaleontica rinnova la linea espressiva ad ogni nuovo progetto. Così sarà facile che possiate innamorarvi dei suoi lavori più volte senza sapere che dietro si cela la stessa mano.

La sua cassetta degli attrezzi è colma di matite, acquarelli, gessi e gessetti una pluralità di mine dalle gradazioni e dalle durezze diverse. Poi tra computer e tablet, l’illustrazione digitale non si esime dallo sperimentare texture e colori con la flessibilità che il mezzo consente. Il progetto sta allo stile come l’accadimento sta alla sensibilità, è così che riesce a passare dal graphic novel alla caricatura, dal fantasy al realismo, dall’illustrazione piatta a quella 3D, fino alla line e concept art se il cliente lo richiede o se leistessa lo suggerisce.

Dall’animo gentile e inesorabile, quel giorno di 25 anni fa produsse l’immagine che ha seguito la crescita di Alpe Pragas. L’alba del re branding ha potuto ancora contare sull’abilità di Annelies, dove la rappresentazione visiva è, stavolta, un richiamo elegante all’origine. Ogni tavola ha richiesto una o due giornate di disegno, ce ne accorgiamo dalla riproduzione del fior di sambuco i cui fitti corimbi bianchi sorretti dai peduncoli sono resi reali dalle matite e dai pennelli dalla punta finissima intinti negli acquerelli.

“Sono orgogliosa dei miei clienti, seppur strutturati e spesso internazionali, comprendono quanto l’illustrazione richieda un tempo di raccolta ed esecuzione che è anche interiore. Ogni tanto mi devo ricordare di dormire! Disegnare dissolve il tempo e i ritmi odierni, sappiamo bene, seguono un’altra fede. ”L’ispirazione quando arriva? Di notte, quando il pensiero è assente. Mi affretto ad abbozzarla per la paura di perderla, in realtà finora non è mai successo di dimenticare la forma liberata dal sogno. 

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