ALPE PRAGAS - LUN-VEN: 8:00 - 12.00 & 13.00 - 18.00 | SAB: 9:00 - 12:30 & 13.30 - 18.00 | SUN: Closed
La camera delle meraviglie che profuma di bosco
Come definiresti il tuo lavoro? “Mi occupo per lo più di quello che succede dentro al piatto.”Così, con solida essenzialità, Livia Sala, riconosciuta food stylist italiana, fa della mise en place la cornice attorno alla quale costruire una ricetta incastonata in una storia emozionante. Da più di vent’anni sviluppa ricette per il mondo editoriale e pubblicitario valorizzando le materie prime a disposizione attraverso un’immaginazione sinergica che raccoglie il senso del racconto. Che vive ben prima del risultato visibile.
Come quella volta quando tutto ebbe inizio mentre ancora studente all’università, sfogliava le riviste di ricette attratta dal capire chi potesse esserci dietro a quella piccola opera d’arte odorosa. Nel suo portfolio migliaia e migliaia di ricette confezionate per produrre una contaminazione sensoriale come si pregusta sfogliando il Ricettario di Alpe Pragas. Pura evocazione è dunque quella colata di marmellata di ribes nero sul settimo panke cake che sborda distrattamente sulla graziosa torretta che solo a guardarla arriva come tiepida e appena sfornata. “È un mestiere che si fa in condivisione, diverse competenze entrano in set per ottimizzare il lavoro, perchè lo scatto perfetto può richiedere anche ore di shooting ed è importante sapere la resa nel tempo di una foglia di fragola appena colta. La quota di improvvisazione di cui ogni opera è dotata ha alle spalle una ricerca in collaborazione con art director, content creator, prop stylist che si occupano degli oggetti di scena capaci di esaltare il prodotto che è di mia competenza confezionare.” Con un mix di artigianalità e artisticità crea l’immedesimazione nell’osservatore, quello che viene chiamato appetito cognitivo.
Praticità, tecnica, ricerca, sapere di chimica degli alimenti come del gioco di luci e ombre e poi il ritmo: l’invisibile partitura che tocca il cuore del prodotto e del suo produttore che nasce dal confronto con il cliente e la sua mission, basedella narrazione e segno distintivo di Livia. “Uno degli shooting più belli lo abbiamo vissuto proprio nella cucina di Stefan e Karoline, in famiglia; perché l’immagine finale è come se registrasse l’ambiente in cui è stata eseguita, l’impasto, il gesto sentono la passione non solo mia o del team, ma anche di chi muove quest’arte visiva che fa desiderare.”
La spolverata di zucchero a velo che scende copiosa va lì dove non deve andare e rende la vivacità dell’inquadratura, così la confettura all’uva spina verde si annida sui waffel mentre l’apparente casualità di un petalo di margherita sopra al frutto fresco dimezzato è un tuffo nella primavera, quasi quasi si sente l’aria fresca entrare da una finestra che non si vede ma di certo c’è. Il Maritozzo alla ricotta viene immortalato dal fotografo da una cucchiaiata di composta di lampone, fragola e fior di sambuco adagiati su una tovaglia che ha l’aria di essere stata appena stesa.
“Tutto merito dell’empatia che si crea attorno a quella camera delle meraviglie che il set struttura attorno alla ricetta da raccontare con un preciso effetto.” La post produzione dona la lucentezza necessaria. La tendenza è sostenibile, con Alpe Pragas si riduce a zero lo spreco per la preparazione delle ricette che in alcune occasioni invece vede necessario la sostituzione degli ingredienti naturali con delle materie non edibili sempre per esigenze di tempi e scena. Un quadro sinergico che ha una trama scritta a più mani, ma eseguita da quelle esperte di Livia che sa portare vita agli ingredienti e dare quella spinta che porta oltre alla bidimensionalità dell’immagine. “Quando la materia prima è fatta con cura viene naturale lavorarla con altrettanta cura.”
Livia Sala, food stylist, un po’ cuoca, un po’ artista porta il senso contemporaneo della rappresentazione del cibo che ricorda la magia di un De Chirico quando omaggiava Giove tra banane e melograni (Il sogno trasformato, 1913).